lunedì 23 dicembre 2013

Buon Natale 2013

Al bambino privato dal costante affetto
al giovane derubato del suo futuro
al lavoratore senza alcuna occupazione
all'ammalato privato della dovuta assistenza
al vecchio costretto a chiedere l'elemosina
all'onesto in cerca di vera giustizia
al fallito oppresso da inadeguati balzelli
al manifestante per dei diritti negati
al troppo loquace tracotante di potere
all'intrigante dalle promesse inadempiute.

Una stella si accende
per un Bambino
è nato, è nato ancora
e dalle piccole mani
si spande una luce
nel profondo buio
dove sono celati
i valori, la dignità.

giovedì 12 dicembre 2013

Nebbiosa notte

Nella nebbiosa notte
l'ovattato lampione
accende la brinata via
con briciole di stelle
cadute dal cielo.

Le confuse immagini
di frettolosi passanti
scompaiono nel nulla
verso il loro destino
come svanenti visioni.

Da lontano ora arriva
il latrare di un cane
dal suo greve romito
e poi il lento rintocco
di una desta campana.

Ancora la voce del tempo
che inclemente scorre
ma nel verde giardino
s'erge nell'oscurità
l'ultima gelida rosa.

sabato 23 novembre 2013

Il sogno d'amore

Immagini del passato
emerse nel silenzio
come dei relitti
portati a lambire
un'arida rena.

Ricordi duraturi
risorti dall'oblio
tenaci si aggrappano
alla senile apatia
risvegliando ardori.

Il giorno piovoso
si accende di luce
il grigio d'azzurro
 e la mia gioventù
danza nei fiori.

Tu giovane ninfa
il sogno d'amore
d'una primavera
l'eternale memoria
nello scorrere la vita.

domenica 17 novembre 2013

Nei precoci tramonti

Passano migranti voli
fuggendo dall'autunno
mentre alcuni alberi
si erigono già nudi
spogliati dal favonio.

Dall'angolo della strada
giunge nel profumo
lo stentorio richiamo
del venditore ambulante
di fumanti caldarroste.

Nel solatio giorno
un sentore frizzante
di fresca sensazione
avverte dell'arrivo
del nuovo solstizio.

Nei precoci tramonti
un colore ferrigno
cancella il fiammeggiare
delle lucenti nuvole
svanite con l'estate.

sabato 2 novembre 2013

Frammenti della vita

Ricordare un viso
dagli occhi velati
di bruciante desiderio
arso sul breve falò
di seducente passione.

Frammenti della vita
illusioni crollate
sommerse nell'animo
nel continuo risorgere
imposto dal destino.

Fugace gioventù
ardire e ardere
sulla sinuosa strada
sospinta dal tempo
verso la senilità.

venerdì 1 novembre 2013

Immagini d'autunno

Cadono le foglie
sull'umido viale
passi fruscianti
sul giallo tappeto.

Greve grigiore
di un autunno
velato di nebbia
appena accennata.

Delle frettolose
scure figure
svaniscono nel nulla
nel loro destino.

Triste stagione
oblio di un'estate
colma di luce
ormai nel passato.

Ma si procede
ancora stimolati
da un'emozione
creata dalla speranza.

domenica 20 ottobre 2013

E poi il sole

E poi il sole
arrivò improvviso
colmo di luce
scacciando il grigio
delle scure nubi.

Si accesse il cielo
rilucente d'azzurro
con un arcobaleno
appeso all'orizzonte
come un diadema.

Plorava la rosa
il lucere umidore
gocciolavano i rami
perline frangenti
come i sogni.

31 Agosto 2013

Il desiderio di spazio
spinge sul Ciampinoi
in alto nell'azzurro
a toccare il Sass Long.

Gioiosa quiete serena
dove l'unico rumore
è creato da rapidi aerei
che solcano il cielo.

Tre silenti deltaplani
colorati di fantasia
si staccano dal verde
verso la libertà.

Sotto come un gregge
sparso nella valle
le candide dimore
di Selva e Ortisei.

Poi sommersa dell'emozione
un'ansiosa anima
vola su una nube
in cerca di felicità.

domenica 29 settembre 2013

L'appuntamento sulla falesia

Ancora ansante per la salita
mi arrestai all'inizio
di quel verde tappeto
a fissare quell'immagine
come fosse un miraggio.

Immobile come una statua
eretta nell'immenso azzurro
vidi stagliata nel sole
sulla sommità della falesia
l'esile figura nel vento.

Anche sapendomi atteso
quella dolce apparizione
mi stava turbando
creando un'emozione
impossibile a reprimere.

La dea avverti la presenza
avvolgendomi nel sorriso
e in quell'istante il mare
arrivò fino alla sommità
con un'onda di desiderio.

martedì 20 agosto 2013

Meravigliosa illusione

Tre timidi gnomi
celati dalle felci
miravano furtivi
l'allegorica danza
di una silfide.

Volo tra i fiori
eretti nel verde
ombrato da pini
che con ardimento
salivano il declivio.

I raggi del sole
come fari tra i rami
illuminavano la scena
di una fantastica
meravigliosa illusione.

Caldo pomeriggio

Nell'afa a scrutare
una foglia alitata
mentre imperversa
il cocente luglio.

Nel prato riarso
china la corolla
ai raggi infocati
anche la margherita.

Persino i passeri
silenti tra i rami
aspettano una nuvola
a macchiare l'azzurro.

I rintocchi scoccati
dalla lontana chiesa
sembrano il ticchettio
dell'attesa pioggia.

mercoledì 14 agosto 2013

Sull'ignota strada

Sull'ignota strada
cammina la vita
colma di attese
diretta alla meta.

Un sentiero imposto
fin dalle origini
senza alternative
senza alcuna sosta.

Incontrando eventi
spesso sconosciuti
superando ostacoli
per continuare.

Il libero destino
come il vento
non si può serrare
in un pugno.

sabato 27 luglio 2013

Il porto di notte

La buia volta aerea
fu coperta da miriadi
di minuzzole lucine
poi apparve la luna
argentando la scia
lasciata dalla barca.

Lo zefiro alitava
nelle silenti vele
mentre il timoniere
lento bordeggiava
seguendo la costa
verso il vicino approdo.

L'umidore della notte
accendeva le sartie
come un pavese
poi oltre il promontorio
le luci del porto
accolsero i naviganti.

E la storia continua...

L'esistenza insegna
ma l'incurante uomo
distolto dal tempo
evita d'apprendere.

I ripetuti eventi
riproposti nel presente
dovrebbero servire
a non sbagliare.

Ma le stesse utopie
spacciate per novità
stimolano i posteri
negli stessi errori.

E purtroppo il sole
risorge anche
per gli stupidi
mentre si continua.

domenica 30 giugno 2013

Vita da cani

Occhi spenti e tristi
scorgo ogni giorno
passando davanti
a quel giardino.

Occhi che ti cercano
forse una carezza
un piccolo contatto
nell'imposta solitudine.

Sotto la pioggia
nel sole cocente
il suo rifugio
un letto di fango.

Se si addormenta
sogna i fratelli cuccioli
suddivisi per sempre
per una vita da cani.

Una mattina sulle Dolomiti

La scia di un aereo
aveva creato un ponte
tra una cima e l'altra
un candido incontro
di maestosi giganti
nell'azzurro infinito.

E da levante arrivò
lentamente un nembo
fermandosi incuriosito
dalla strana unione
riprendendo all'istante
il volo della dissolvenza.

Intanto i raggi solari
innondavano di luce
l'incantevole natura
scacciando via l'ansia
e generando serenità
in un'anima inquieta.

giovedì 20 giugno 2013

Sfuggevole primavera

Con l'animo sereno
immerso nella luce
del solatio mattino
seguivo il destino
nel profumo dei tigli.

O tiepida primavera
verginea fanciulla
sfuggevole passaggio
onda che si spegne
sempre più lontana.

Ora nel grigio cielo
si ammassano cumuli
che lenti scuriscono
nel sofferto transito
verso la senilità.

domenica 16 giugno 2013

L'isola al tramonto

Scivola la nave
sulle verdi acque
di alghe trasportate
come dei relitti
emersi dal fondo.

Sembrano memorie
sfuggite ad un'anima
in cerca dell'isola
dove la gioventù
correva con l'attesa.

Ed ecco il porto
ancora illuminato
dal sonnolento sole
che già declina
nell'accendersi dei sogni.

Le printemps

Cet matin, la chaleur du soleil, la doucer de la brise, les bourgeons des arbres, le gazouillement des oiseaux, nous announce le printemps et nous font oublier la tristesse des journées d'hiver.

Impossible de travailler, une force irresistible il me pousse dehors.

Aujourd'hui je ferait une promenade jusqu'à les Champs Élysées "dedans le printemps"; mais tout de suite, pourquoi il n'est pas eternel, parce que il fui come notre jeunesse.

Nella preistoria

Poi apparvero le stelle
tremula radianza
nell'oscura volta
a fugare i timori
di quei primitivi
colmi di superstizioni.

Spento il mormorio
dalle buie cavità
uscirono esitanti
a scrutare il cielo
scoprendo la genesi
della speranza.

sabato 8 giugno 2013

Azzurra ninfa

Orbato dal sole
vidi nel campo
una macchia azzurra
tra i rossi papaveri
danzanti nel zefiro.

Mentre la ninfa
lenta s'avvicinava
nel suo sorriso
occhi di soldanella
rubati al cielo.

Un saluto sussurrato
confuso allo stormire
delle foglie alitate
e allo scorrere
del limpido ruscello.

Immagine virtuale
di un fecondo sogno
deriva della realtà
o forse un ricordo
ancora vivente.

domenica 19 maggio 2013

Tediosa pioggia

Il continuo ticchettio
della tediosa pioggia
ormai a compimento
scompare nel rumore
dell'ultimo gocciolio
di perle d'umidore.

Tra le nubi grigie
è improvvisamente
apparso un geode
colmo di azzurro
contornato di luce
del celato sole.

Un'opera pittorica
creata dalla natura
appesa nel grigiore
per sublimare nel cielo
un fenomeno ottico
a rimembrare la speme.


Una ruggine

Un'ansia che tormenta
implacabile, lentamente
come una ruggine
che corrode la serenità.

Nemmeno il rifugiarsi
nell'apatia, nei sogni
quieta la percezione
dell'avverso malessere.

L'interminabile attesa
di un mutamento
un'utopica illusione
nel tempo che scorre.

Segnando un viso
di profonde rughe
solchi di dolore
nella giunta senilità.

domenica 12 maggio 2013

Il temporale della sera

Nembi grigi, estesi
si rincorrono nel vento
assumendo svariate forme
si mescolano, dissolvono
in unioni illogiche
nel predominio del temporale.

Una goccia, un'altra
e improvvisa si scatena
una rumorosa grandinata
di sferici quarzi
che scricchiola, rimbalza
sciogliendosi nella pioggia.

Poi placata la tempesta
nell'emergente silenzio
s'ode il canto dei merli
mentre sorge a ponente
tra i residui lampi
un breve, stentato tramonto.

La fine di aprile

Il silente zefiro
adagia sul viale
i candidi fiori
degli ippocastani
come falde di neve.

S'ode l'incessante
cinguettio dei passeri
svolazzanti rapidi
tra i rami rivestiti
dalla primavera.

Nel cielo cilestrino
veleggiano due nubi
batuffoli di cotone
ormai quasi dissolti
come la serenità.

La tenacia

Quell'esile filo verde
con un fiorellino
e' passato attraverso
il compatto cemento.

Ora si erge al cielo
per avere la pioggia
il tepore del sole
e danzare nel vento.

Quanta robusta tenacia
insegna al grande uomo
per poter continuare
nelle grevi avversità.

Quell'esile filo verde
con due fiorellini
ormai irrobustito
pretende la vita.

giovedì 25 aprile 2013

Nel paese del “contrario”

In questo paese si va a ritroso. Il progresso ottenuto è stato cancellato. Quasi tutto è stato cambiato senza differimento, anche la dignità personale considerata un’abiezione epidermica.
Il ladro è lodato e premiato mentre la persona onesta viene ridicolizzata o ripudiata per evitare ad altri l’imitazione.
In una indifferenza esecrabile , i poveri affamati vengono abbandonati alla loro sorte, i malati se non pagano le cure non trovano l’assistenza adeguata, il lavoro e l’istruzione sono considerati lussi riservati a pochi.
I vecchi, con le maniche sdrucite per il troppo movimento fatto nel passato contribuendo ad edificare il paese uscito da una guerra devastante, vengono considerati quasi degli approffittatori poichè “pretendono” una pensione a suo tempo sudata.
Ormai i patrimoni sono stati accumulati da “caste legittimate”, tramite operazioni finanziarie occulte e celate nei paradisi fiscali intoccabili.
I paesani scambiati per ignoranti e smemorati, dopo disattesi riferimenti etici, vengono sommersi da utopie ed immoralità, che creano per alcuni l’apatia, mentre per altri un’esaltazione inculcata da una scatola luminosa colma di menzogne propinate per il mantenimento di gretti privilegi.

Il treno

Nella fitta pioggia
corre il treno,
gli umidi finestrini
ricordano le gote
solcate da lacrime
asciugate dalla vita.

Si ferma poi riparte
da un'ennesima
stazione sconosciuta
dove nessuno attende,
nell'ansioso viaggio
verso il destino.

sabato 6 aprile 2013

Il possesso

L'avidità del possesso
è un germe accecante
che entra con violenza
nell'essenza dell'uomo
rendendolo succube
di nefandezze estreme
per ottenere, per avere
scoprendo nel tempo
di esserne stato
soltanto posseduto
poiche' alla fine
rimane un pugno
di sconosciuta polvere
che lentamente viene
dispersa nel vento.

Pasqua

Animali ragionevoli
ancora nel dilemma,
Barabba o Gesù,
in una Pasqua
senza resurrezione
dove gli Erodi
condannano i giusti
senza esitazione
protetti da infamie
nell'empio Sinedrio.

sabato 30 marzo 2013

I fiori di montagna, guardando la felicità


I fiori di montagna
sono briciole staccate
da un cielo azzurro
come dono di serenità
nella nuova primavera
più vicino a Dio.




sabato 16 marzo 2013

Nel silenzio


Ascolto nel silenzio
emergenti voci
sortite dalla mente
satura di passato.

Continua la lotta
sull'inarrestabile
cammino stabilito
senza ritorno.

L'ansioso presente
un greve macigno
posato su un'anima
in cerca d'azzurro.


28 Febbraio 2013 Canazei


Posti dalla natura
i giganti innevati
stagliano  nell'azzurro
accendendosi di roseo
dove svestono il candore.

Le pendici verdeggianti
di maestosi abeti
incanutiti dalla neve
confusi ai grigi aceri
spogliati dal verno.

Scende il frusciante
e cristallino rio
che scorre ardito
tra le sinuosità
create dal ghiaccio.




martedì 19 febbraio 2013

Noè Filigrana


Gli avevano affidato quel nome così per scherzo e, da allora, tutti lo chiamarono Noè Filigrana.
Era nato a Milano, in un quartiere un pò malfamato, dalle parti di Porta Ticinese, da genitori migrati dal Sud.
Crescendo imparò la vita dura della strada, diventando un teppista sempre pronto ai furti e alle risse, con la conseguenza di finire in riformatorio, dove apprese a disegnare sviluppando la sua vera indole, l’arte grafica.
Quando finalmente uscì dal carcere, era ormai un adulto con la volontà di approfittare di quanto aveva appreso per vantaggi più lucrosi senza ritornare alle scorrerie trascorse.
Iniziò a lavorare come principiante in una stamperia tipografica per etichette di alimentari, acquisendo col tempo, l’esperienza di stampatore. Con i risparmi, intanto, si stava attrezzando di quanto gli occorreva per essere indipendente, fino ad avere un piccolo laboratorio situato in un posto non troppo accessibile che gli avrebbe permesso la realizzazione del suo sogno.
Finchè un giorno spese, su un mercatino rionale, la sua prima banconota falsa, ricevendo la merce senza chi il venditore si accorgesse della truffa.
Notando la facilità del risultato, Noè, ormai immerso nella sua illecita fantasia, pensava che questa era soltanto una prova , l’inizio di un’attività che lo avrebbe reso ricco, inserendolo in un mondo che ancora non lo aveva accettato.
Il futuro gli fù benigno, finchè raggiunse senza grandi intoppi un piccolo benessere, mentre la sua attività si era ingrandita, “assumendo” alcuni dei suoi ex amici di riformatorio che lo aiutavano a riciclare il denaro falso.
Poi un giorno rivide Teresa, il primo amore dal tempo della scuola, ora diventata una donna incantevole, che riconobbe all’istante nonostante il cambiamento, accorgendosi che anche lei gradiva quell’incontro.
Passeggiarono incuranti del rumoroso traffico, che non li disturbava, perchè era come se fossero su un’isola deserta, sommersi dai loro discorsi colmi di ricordi, mentre si stava ravvivando un fuoco mai spento.
Ormai il sole si era celato e la notte aveva aperto il suo manto scuro colmo di tremanti stelle, che faceva da soffitto al parco, dove due amanti si perdevano nei sentieri della passione.
Prima di lasciarsi, Teresa gli chiese:
<< Ti ricordi che avevi promesso di portarmi a vedere il mare? Io non l’ho ancora visto perchè ho aspettato di vederlo con te >>.
E Noè le rispose:
<< Nemmeno io l’ho visto! Domenica ti prometto che ci andremo >>.
Ma il giorno dopo, forse per una “soffiata”, la polizia lo colse in flagrante mentre consegnava delle banconote contraffatte al “Negher”, uno spacciatore molto noto alle forze dell’ordine.
Noè riuscì a fuggire ma, inseguito sulla Ripa, cadde per un fatale errore nel Naviglio dove, non sapendo nuotare, annegò miseramente.
Ma ci fù qualcuno presente al fatto, che sostiene di aver sentito Noè Filigrana urlare mentre cadeva in acqua:
<< Teresa ti aspetto al mare >>.

Breve racconto dalla raccolta: L'uomo che guardava le nuvole

lunedì 4 febbraio 2013

Relitti dell'indugio


Ogni rosea aurora
è l'albore del futuro
il risveglio della speme
la luce d'ardimento
per poter superare
il muro dell'attesa.

Ma relitti dell'indugio
affidati alla risacca
dell'ineluttabile sorte
inerti aspettiamo l'occaso
mentre trionfa il male
sull'olocausto del giusto.


lunedì 28 gennaio 2013

Mondo di pecore


Quella notte, il pastore Dolario, furibondo per il crollo della vendita della lana, dopo essersi ubriacato, si era recato con un randello nel suo ovile per vendicarsi del torto subito.

Incurante dei lamentosi belati delle mansuete pecore, prese a bastonarle, pensando che la colpa della sua rovina dipendeva anche da esse.

Intanto richiamati dai belati e dalla confusione, all'esterno del recinto, si erano radunati parecchi lupi in attesa di un "profitto" causato da un'eventuale fuga ed, anche, certi che il pastore per "timore" non si sarebbe mai scagliato su di loro.


sabato 19 gennaio 2013

Celate memorie


Una dolce armonia
si spande nell'etere
stimolando l'essenza
all'improssivo risveglio
di celate memorie
d'effimera gioventù
mentre una silfide
danza nella policromia
dell'ardente occaso.


Anno 2012


L'invecchiato anno
viene scacciato
con forti botti
forse per coprire
il cresciuto scontento
di logore aspettative
trasgredite nell'indifferenza
da marionette ed istrioni
che recitano la vita
su un palcoscenico
che sta crollando
nella totale rovina.


venerdì 4 gennaio 2013

25 dicembre 2012


Il gelido sinibbio
porta silenti fiocchi
di candida neve.

Sciami di farfalle
a lucere nella notte
tra le luminarie.

Tra gente ansiosa
stimolata dal possesso
di effimere utopie.

Ma dall'angolo ombrato
una mano si tende
per un umano aiuto.

Si odono le campane
suoni a rimembrare
la Divina nascita.

Poi una dolce nenia
ti avvolge svegliando
ancora un'emozione.

Per tornare bambini
con la speme nel cuore
di un vero Natale.

Foto: Fabio Lotteri